Per cercare una maglia vintage su Fanatics, per prima cosa collegati al sito ufficiale, poi passa il cursore sulla voce del menu in alto Calcio e premi sul nome della squadra di cui vorresti una maglia vintage. Ludovico Passerin d’Entrevès (a cura di), Il lunedì si parlava di calcio. Come se 11 fossero stati un brutto sogno. Tre sono stati scritti da Mogol, uno da Antonello Venditti e altri da gruppi musicali di Terni come i CambiaRitmo, gli Altoforno e i Deltaplani Ternani. Terra Negra – Aragno – Guasto – Chiarino – Pescomaggiore – Filetto – Barisciano: sono tutti locali oggi completamente trasformati, che abbracciano l’area nord-est che si trova prospiciente la Basilica di San Bernardino, nel locale «Terra Negra». Forfona – San Nicandro e Prata – Villa San Basilio: ultimi locali posti a sud-est, a confine con via Fortebraccio del quarto Santa Giusta, a sud di Porta Leoni. Il punto d’incontro con il quarto sottostante è Piazza Bariscianello, dove inizia la scalinata di San Bernardino, e dove a sud parte via Fortebraccio che conduce a Porta Bazzano. Il locale di Poggio Picenze abbraccia una vasta area del quarto che ad ovest sfocia nel corso, all’altezza dei «Quattro cantoni», presso via San Bernardino, ed è delimitato da via Giuseppe Verdi, via San Giovanni di Capestrano e Piazza Teatro, dove si trovano la scuola elementare De Amicis, il teatro comunale e il sagrato della basilica di San Bernardino, mentre Sinizzo e San Demetrio occupano la zona delle mura di Porta Leoni, lungo il decumano di via San Bernardino che diventa via Panfilo Tedeschi, che s’incrocia con il cardo di via Signorini Corsi, dove si trova il monastero della basilica.
Tra gli edifici di interesse ci sono la chiesa di Santa Maria del Carmine (ex Santa Maria d’Assergi) con convento, dei palazzi settecenteschi che si affacciano sul corso, e il teatro comunale. Nuovi ampliamenti sono eseguiti nel 1951, e poi sempre di più negli anni seguenti, con la realizzazione di alcune moderne strutture nel centro storico, demolite in seguito ai danneggiamenti del sisma del 2009, come in via Sallustio e in Piazzale Fontesecco, o anche in via XX Settembre, demolizioni iniziate nel 2017 con l’ex Casa dello Studente. Sempre nel centro storico, un vasto processo edilizio realizzato a nord, iniziato sempre negli anni Trenta con la costruzione del rione Costanzo Ciano presso Santa Maria di Forfona, interessa i rioni di Santa Maria e di San Pietro. Le mura abbracciano ancora quasi totalmente il centro storico, e sono scomparse solo in alcuni punti, come nella zona sud-est del viale di Collemaggio e nella porzione di via Papa Giovanni XXIII.
I monumenti principali sono il Palazzo Lely Gualtieri, l’eclettico Palazzo Chiarino edificato sopra la storica chiesa di San Martino, il Palazzo Antinori. I monumenti di questa parte sono il Palazzo Antinori, la chiesa di Santa Maria della Misericordia e i due monasteri di Sant’Amico e San Basilio. Navelli: locale posto a sud-est di Paganica, delimitato da via de’ Navelli, via Accursio, via Mazzini, via Bominaco: i monumenti principali sono la casa di Jacopo di Notar Nanni, il Palazzo Baroncelli-Cappa, la casa dove fu ospitato Giuseppe Mazzini, il Palazzo Carli Benedetti. Già piccoli quartieri moderni, interamente sorti negli anni ’60-’70, a ridosso delle mura aquilane, oggi sono stati completamente collegati e inglobati nell’area metropolitana, vale a dire del quartiere Torretta-Sant’Elia, che mediante via Strinella da sud si collega all’area della Questura-cimitero, mentre a nord si trova il quartiere Torrione che mediante una nuova strada si collega a San Giacomo, e poi ad Aragno e Assergi. In contemporanea al fenomeno della gestione dell’emergenza sono stati attuati diversi piani di modernizzazione e collegamenti delle piccole realtà extraurbane, soprattutto delle contrade di Sassa, Preturo, Paganica, Onna, Coppito, Pile-Pettino, Roio, Bazzano e Bagno, ossia la realizzazione di nuove strade di collegamento, stazioni, incremento edificatorio nelle compagne di Onna-Monticchio ad est, e a Roio Poggio-Bagno a sud-est, e presso Sassa-Pile e Pettino sulla fascia sud-occidentale.
Le vie che comprende sono via Paganica, via Accursio, via Leosini, via Collepietro. Cascina e Gignano: due locali posti ad ovest di Paganica, al confine con i locali del quarto San Pietro, ed a nord con Collebrincioni; sono delimitati da via San Martino, via Garibaldi, Piazza Chiarino, via Caserma Angelini, via Veneziani, via dei Lombardi, e confinano con il quarto San Pittro nei locali di Arischia e Poppleto mediante via Cascina. Paganica: il locale maggiore del quarto, presso Piazza Santa Maria, con la chiesa di Santa Maria Paganica, il Palazzo Ardinghelli, il Palazzo Cappa Camponeschi, la casa di Buccio di Ranallo. Questo sobborgo dunque si popola di abitazioni residenziali civili di gusto eclettico (liberty-neoclassico-neorinascimentale), e di costruzioni d’importanza come la parrocchia di Cristo Re (1934) in stile razionalista, la Casa della Giovane Italiana, l’ex Casa del Balilla (oggi Rettorato del Gran Sasso Science Institute), e la moderna costruzione del Consiglio della Regione Abruzzo, edificato dietro il Palazzo dell’Emiciclo (1888), massima costruzione civile neoclassica di Carlo Waldis, che venne progettata sopra lo sconsacrato convento di San Michele dentro le mura.