Il primo dall’arbitro, che sullo zero a zero ha fatto finta di non vedere un rigore chiaro come il sole a nostro favore. Zero a zero, chi l’avrebbe mai detto. Poi però, a partita finita, poco c’è mancato che mi venisse un accidenti: tre a zero, la Rometta aveva fatto il miracolo eliminando dalla Champions i mostri catalani, e io non sapevo se sentirmi più raggiante o più solo, felice per una squadra che ho amato e allo stesso tempo evirato nella possibilità di dare pieno sfogo a quella gioia. Ma c’è ancora un sogno, «la Champions», e una convinzione: questo può essere l’anno giusto per il suo secondo scudetto. C’è che al centro del nostro rapporto c’è sempre stato il comune, e incondizionato amore per la Spal, una creatura che in queste ultime settimane ci sta facendo tribolare terribilmente, col risultato che anziché scrivere tendo a chiudermi, maglia real madrid viola a incupirmi: e il mio dolore preferisco tenerlo per me. Ogni tanto, succede che qualche mio collega blasonato arrivi a Ferrara per scrivere della città. E’ teatro puro, degno delle migliori rappresentazioni che i duchi d’Este regalavano alla città quando a Bologna i Bentivoglio chinavano il capo al cospetto del Papa. Quest’anno è toccato ad Alessandro Angelini e Piero Giannoccaro mandati in prestito nella selezione Puglia della Levante Azzurro Bari, per partecipare all’ Under 13 Dubai International Football Cup, ospitata nella città degli Emirati Arabi Uniti dal 13 al 17 febbraio scorso.
In ambito nazionale è in corso di svolgimento il classico Trofeo di Carnevale Under 14 di Gallipoli del Caroli Hotels giunto alla XVI edizione. I nomi più importanti legati al Real Madrid in ambito sportivo sono Joel Embiid e Luka Dončić. Nel trofeo nazionale arrivò un’inopinata eliminazione per mano del Tenerife, mentre in ambito europeo, ancora una volta fu il Paris Saint-Germain a sbarrare la strada alle merengues. Nel 1956 il club fu ceduto all’azienda di bevande analcoliche Jarritos. Arrivò nel club andaluso nel 1953 e, dopo un breve periodo in prestito nell’Utrera, approdò in prima squadra nella stagione 1954-1955, in Segunda División. Il club viola, in particolare, adottò il progetto Every One. Vince il campionato europeo 2024, va in gol nella partita d’esordio, mettendo a segno l’ultima rete nel 3-0 della nazionale iberica sulla Croazia; al contempo questa è stata la sua prima rete per la selezione iberica. Avrei voluto giocare un po’ di più, a 30 anni mi sarei aspettato di essere nel pieno della mia carriera, è vero, ma come faccio ad essere triste se penso a quanta meraviglia ho vissuto in questi anni? Orbene, secondo questa narrazione alternativa la scena sul Golgota sarebbe stata un po’ diversa: sempre con tre croci, e sempre con due malviventi al fianco del protagonista principale; ma i loro nomi non sarebbero Gesta e Dema, come riferisce Giuseppe d’Arimatea, bensì Kroton e Hellas.
Con il Racing è stato protagonista di una retrocessione e di una nuova promozione. L’invasore era stato respinto. Parafrasando Neil Armstrong, quello di mercoledì contro il Chievo è stato “un piccolo passo per la Spal e un grande balzo per l’umanità”. Rinforzato dagli innesti di Alejandro Arribas, Fernando Navarro, Pedro Mosquera e Fayçal Fajr, il Deportivo partì bene nel 2015-2016 e il 28 novembre 2015, vincendo per 2-0 contro il Las Palmas, si portò al quinto posto. 2015-2016 quando è sceso in campo con una maglia fasciata: nella storia ultracentenaria della società catalana è la prima volta che la sezione calcistica adotta questo modello, a differenza delle squadre di basket, rugby e atletica. Al contrario la situazione delle ferrovie in Italia risente la perenne mancanza di investimenti. Quel che non ci sta per niente è il balletto delle fughe di notizie poi smentite, delle insinuazioni a doppio senso, dei proclami fatti senza convinzione, dei messaggi sghembi…
Il calcio non dà proprio niente. Sì, era proprio destino. Nei primi anni di vita la maglia del Barcellona era per metà blu e per metà granata, con le maniche che presentavano gli stessi colori ma in ordine inverso. Mi riferisco alla popolazione residente della curva Ovest, che già tantissime volte si era distinta per l’entusiasmo, la forza d’animo dimostrata anche nei momenti più grami, la musicalità dei cori (ma Gianna Nannini lo sa che la versione spallina di “Amami Ancora” è più bella di quella dell’Lp?), le bandiere coi volti di Obama, di Fra Girolamo e di Federico Aldrovandi. A me ha quasi sempre tolto: il sonno, l’appetito, la salute, ora anche l’orgoglio un po’ machista della poligamia. Ci penserà, spero, il designatore, che sarebbe un po’ come il Csm della casta arbitrale, a spedirlo in un campo di rieducazione: faccio soltanto notare che domenica prossima, nel girone I della serie D, si gioca Sancataldese-Roccella.