Che si tratti della classica maglia nerazzurra o di design più audaci, queste maglie sono il riflesso di un club che continua a ispirare generazioni di appassionati di calcio in tutto il mondo. Negli anni, la società ha organizzato più volte anche la partita a scopo di beneficenza «Un goal per la solidarietà», ospitata allo Stadio Angelo Massimino, in cui hanno partecipato sia celebrità del mondo dello spettacolo, sia calciatori del Calcio Catania stesso. Questo kit venne indossato per la prima volta in occasione dell’amichevole nel Principato di Monaco contro il Camerun del 3 marzo 2010. La prima divisa fu utilizzata in tutti e tre gli incontri dello sfortunato campionato del mondo 2010: contro il Paraguay nell’abbinamento della presentazione e nelle altre due gare (con Nuova Zelanda e Slovacchia in completo interamente azzurro. Negli ultimi decenni è stato interpretato da cantanti di fama come Joan Manuel Serrat, in occasione delle celebrazioni per il centenario del club. Con l’avvento di Joan Laporta alla presidenza è stata incentivata l’esecuzione dell’inno al Camp Nou da parte di diversi cantanti ed ensemble musicali, solitamente prima della disputa delle partite di calcio. Il primo modello proposto fu identico, in versione azzurra anziché celeste, a quello della contemporanea maglia della Lazio del biennio 2002-2003, con il caratteristico intaglio sulla parte destra del colletto.
Primo turno di Coppa delle Coppe. Una delle caratteristiche dell’inno è il suo continuo riferimento all’indole aperta e socievole del club, che non fa differenze di provenienza geografica tra i suoi membri. I primi colori ufficiali della squadra parmense, nata nel 1913 con il nome di Verdi Foot Ball Club, sono quelli della città, ovvero il giallo e il blu, disposti a quarti sulla divisa. Nato a Birmingham e tifosissimo dei Villans, lo storico leader dei Black Sabbath è stato il testimonial d’eccezione nel lancio della nuova maglia. La versione più credibile è che sia stato il fondatore del club, Joan Gamper, a scegliere i colori ufficiali. Il motivo della scelta, in controtendenza rispetto al panorama calcistico mondiale dagli anni 1970 in poi, era legato al fatto che i colori tradizionali della squadra, il blu e il granata, venivano visti come un simbolo della Catalogna, sicché eventuali loghi commerciali erano considerati troppo invadenti; tra gli anni 1990 e 2000, perfino il semplice logo dello sponsor tecnico, lo swoosh della Nike, era stato oggetto di critiche. Gli sponsor tecnici hanno fatto un buon lavoro, ma non hanno cercato lavori particolarmente estremi. Il 28 ottobre il debutto dei canarini contro la Juventus: il Frosinone respinge gli attacchi juventini per tutto il primo tempo e parte del secondo e crea anche qualche azione da gol, con le occasioni per Di Nardo e Di Venanzio.
A parte questo, nel tennis non c’è mai stata storia, meglio loro da secoli; nel basket, ora come ora, molto meglio loro (c’hanno pure una stella bi-titolata NBA, Pau Gasol, guarda caso catalano); nel ciclismo beh, non volendo considerare tutti i lati oscuri di questo sport e che proprio la Spagna è la nazione che desta maggiori sospetti, meglio loro. Il logo del fondo per l’infanzia non venne però rimosso, ma spostato nella parte posteriore della casacca. La maglia della viola realizzata da FILA è uno dei cimeli più ambiti dai collezionisti, oltre che la seconda casacca più bella degli ultimi cinquant’anni di Serie A per il Guardian. Negli ultimi anni si è diffusa una teoria secondo cui i colori proverrebbero dalla Germania meridionale, precisamente da Heidenheim, luogo natale di Otto Maier, uno dei fondatori del club. Il Brescia, un club storico del calcio italiano del quale si hanno bellissimi ricordi tra gli anni ’90 e i primi 2000 e che di questi tempi sta tornando sulla cresta dell’onda grazie anche al suo gioiellino sulla mediana, Sandro Tonali. Nei primi anni di vita la maglia del Barcellona era per metà blu e per metà granata, con le maniche che presentavano gli stessi colori ma in ordine inverso.
Nella stagione 2008-2009, in occasione del 110º anniversario, la squadra di calcio vestiva una maglietta simile a quella degli esordi del club, per metà blu e per metà granata. Fu eseguito per la prima volta nel 1974 al Camp Nou, in occasione delle celebrazioni per il 75º anniversario della fondazione del club. Dal 1922 al 1957 disputò le sue partite interne nel Camp de Les Corts, inaugurato per accogliere 30 000 spettatori e che giunse a ospitare fino a 60 000 persone. Dal 1957, anno della sua inaugurazione, l’impianto di gioco del club è il Camp Nou. A partire dalla stagione 2023-2024, a causa della ristrutturazione del Camp Nou, il Barcellona ha giocato le sue gare interne allo stadio olimpico Lluís Companys. L’inno ufficiale del Barcellona si chiama Cant del Barça (in italiano Canto del Barça). Il Cant del Barça risuona negli impianti sportivi del FC Barcelona ogni volta che le squadre blaugrana disputano una partita, poco prima dell’inizio dell’incontro e nel momento dell’ingresso in campo dei giocatori. Le regole della MLS danno la possibilità di sforare il salary cap solo per due giocatori (con la possibilità di acquistare un terzo slot da un altro club). Da allora non ci sarebbero più stati cambiamenti nella colorazione dei pantaloncini fino alla stagione 2005-2006, quando, per disposizione del presidente Joan Laporta, tutte le squadre della polisportiva del Barcellona adottarono calzoncini di colore granata.
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